Che aria tira? Questa è la domanda che da alcuni mesi mi sto ripetendo sempre più spesso. Sto parlando della politica italiana che di cose ne ha viste cambiate tante dal quel 14 aprile. Ci siamo ritrovati con un parlamento molto più snello, se non nel numero dei deputati, almeno in quello dei gruppi parlamentari e questo non è da poco. Anche l'esecutivo sembra aver fatto la stessa dieta. Un gruppo decisamente più ristretto di ministri che si è buttato testa bassa all'opera, macinado lavoro con rapidità e, a quanto sembra, con discreto successo. Forse tutto questo ce lo aspettavamo, ma quello che ci meraviglia è il completo
fallimento dell'opposizione. A parte qualche sporadica "gazzarra" del gruppo dell'IDV, tutto sembra dormire. E' vero che il nuovo corso promosso da Veltroni prevedeva una politica più di confronto che di scontro con gli avversari, ma fino ad ora si è assistito all'apoteosi del nulla. Infatti, passato indenne il "Lodo Alfano", dove si sono rivisti i vecchi e anacronistici malumori, la parola d'ordine è stata "... e adesso tutti al mare!!"
C'è stato qualcuno che ha detto che Berlusconi è riuscito a narcotizzare il mondo politico. In televisione, alla radio, sui giornali, compresi quelli estrema sinistra, si è assistito ad una sorta di approvazione generale di questo governo. Persino i sindacati scendono dalle barricate, per non parlare di quella miriade di amministratori locali di schieramento opposto che partecipano con estrema goduria alle scelte di questo governo centrale. Allora mi chiedo: che tipo di narcotico avrà usato Berlusconi? A me sembra che abbia fatto fare un'indigestione di Pentothal.
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